Madrid – Il Consiglio Oleicolo Internazionale ha avviato le procedure amministative per la realizzazione del nuovo dell’Osservatorio e per il nuovo sito web dell’organismo intergovernativo. Questa attività’ segue le determinazioni adottate dal Consiglio degli Stati membri nella 106^ sessione di novembre 2017.
I compiti dell’Osservatorio in sintesi saranno: stabilire un sistema software affidabile per valutare la situazione del settore olivicolo attraverso indicatori pertinenti, accurati e regolari; raccogliere informazioni internazionali, analizzare ed elaborare dati rigurdanti il settore olivicolo ed oleario; diffondere le informazioni e i dati raccolti e metterli a disposizione di attori come: decisori, pianificatori, ricercatori, produttori, esportatori e altri soggetti interessati al settore.
“Si tratta di un’attivita’ molto complessa perche’ l’olivicoltura mondiale e’ in continua evoluzione e la filiera degli operatori del settore ha un bisogno costante di aggiornamenti”. Ha affermato il direttore esecutivo Abdellatif Ghedira in una dichiarazione rilasciata per gli EVOO DAYS di Veronafiere. “Stiamo lavorando con la collaborazione degli Stati membri per creare una rete di servizi di informazione che ci auguriamo di presentare al Consiglio alla fine del 2018”.
Per il COI e’ prioritario: istituire ed amministrare una piattaforma di informazioni planetaria e coordinare informazioni ed indicatori di sviluppo del settore. Per il questo il Consiglio dei membri ha isitutito uno nuovo dipartimento per i servizi di informazione che avra’ cura avviare i lavori per l’istituzione di questo Osservatorio. In esso confluiranno anche la news letter mensile del COI, di taglio economico, ed il giornale on line OLIVAE il cui numero in uscita e’ dedicato alla Tunisia, mentre il prossimo si occupera’ del Marocco, oltre a tutte le normali attivita’ di contatti e sviluppo di relazioni con la stampa mondiale di settore.
Il Consiglio oleicolo internazionale, creato nel 1959 sotto il patrocinio delle Nazioni Unite, è l'unica organizzazione intergovernativa mondiale nel settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola. Il Consiglio ha sede a Madrid.
Per raggiungere i suoi obiettivi, il COI favorisce: la cooperazione tecnica internazionale attraverso progetti di ricerca e sviluppo, attività di formazione e trasferimenti di tecnología; sostiene la crescita del commercio internazionale di olio di oliva e olive da tavola; fissa e aggiorna le norme commerciali, si adopera per il miglioramento della qualità; lavora per una maggiore integrazione della dimensione ambientale nelle attività del settore olivicolo/oleario; promuove il consumo mondiale di olio d'oliva e olive da tavola mediante campagne innovative e programmi specifici; pubblica statistiche e informazioni sul mercato mondiale dell'olio di oliva e delle olive da tavola; riunisce periodicamente i rappresentanti dei governi, che riflettono sui problemi del settore e sulle priorità di azione del COI; collabora strettamente con il settore privato.
Per quanto riguarda i dati ufficiali (aggiornati a novembre 2017), la campagna di raccolta dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni di tonnellate di prodotto a livello mondiale. Si tratta sempre di dati da confermare a chiusura campagna. Di questi oltre 1,8 milioni di tonnellate di prodotto provengono dall’Unione Europea; 900 mila tonnellate da paesi aderenti al COI non euroepi come ad esempio Tunisia, Turchia, Marocco, Algeria, Argentina, Giordania e Plaesinta. Altre 180mila tonnellate invece provengo da Paesi non ancora membri del COI Syria, Australia e Chile. Il principale importatore di olio di oliva a livello mondiale restano gli Stati Uniti d’America con una quota del 37% del mercato mondiale, seguita al secondo posto dall’Europa con una quota del 16%.
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